info@discoverpratiditivo.it

Il Calderone

Il Ghiacciaio è situato sul versante settentrionale del Corno Grande all’interno del massiccio del Gran Sasso, in una gelida e riparata conca esposta a settentrione, ad una quota variabile tra i 2650 m. e i 2850 m. di altitudine ed è considerato il ghiacciaio più meridionale d’Europa, dopo il completo scioglimento di quello della Sierra Nevada in Spagna.

Anche se di dimensioni ridotte, con circa cinque ettari di superficie, il Calderone presenta tutte le caratteristiche morfologiche tipiche dei ghiacciai, come crepacci longitudinali e trasversali, morene laterali e frontali; viene definito un piccolo “ghiacciaio nero” di circo (tipo pirenaico), ovvero un ghiacciaio con poco ghiaccio visibile dall’esterno, il cui nucleo è in gran parte non visibile in quanto coperto da detriti di pioggia e adagiato in un circo glaciale, alcuni glaciologi lo considerano un semplice glacieret. Durante le estati torride la neve si scioglie del tutto, esso si presenta pressoché completamente coperto dai detriti che costituiscono la morena superficiale, a proteggerlo dalla fusione.

Il Ghiacciaio del Calderone costituisce una vera rarità climatica, quando il limite delle nevi perenni è stimato, sul Gran Sasso, a circa 3100 metri di quota. Esso rappresenta l’ultimo residuo dei grandi ghiacciai dei periodi glaciali del Quaternario, quando, a causa delle rigidissime temperature, estese e cospicue lingue di ghiaccio scendevano nelle valli del Chiarino, del Venacquaro, delle Cornacchie, nella Val Maone, a Campo Imperatore. Nella valle glaciale della Conca del Sambuco, su Pizzo Intermesoli (m. 2635), a ricordo dell’antico ghiacciaio è rimasto un piccolo nevaio perenne. A monte del Rifugio Franchetti, infine, sono visibili le rocce striate, “graffiate” dai detriti trasportati dai ghiacci e le più recenti morene appenniniche lasciate dal Ghiacciaio del Calderone durante la sua ultima significativa espansione, avvenuta circa quattrocento anni fa, nel corso della “Piccola Età Glaciale”. Grazie alla sensibilità del Calderone alle variazioni climatiche, il ghiacciaio ha una notevole importanza poiché oggi è oggetto di studio di geologi e glaciologi in merito alle ripercussioni dei cambiamenti climatici.

Il ghiacciaio è raggiungibile mediante i sentieri sul Corno Grande ossia dal versante teramano dei Prati di Tivo attraverso il Vallone delle Cornacchie e il Rifugio Franchetti e dal versante aquilano da Campo Imperatore.