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Corno Piccolo

Si trova a nord ovest rispetto al Corno Grande, da cui è separato grazie alla Sella dei Due Corni e il Vallone delle Cornacchie. E’ la quarta vetta del massiccio del Gran Sasso con i suoi 2655 m. di altitudine, trae origine da terreni più argillosi e compatti del Corno Grande ed offre una roccia meno fratturata che si è mantenuta integra all’erosione. Il risultato finale sono magnifiche pareti compatte di calcare con direttrici di arrampicata tra le più belle e varie dell’intera Italia. Tra le tante vette ufficiali over 2000 dell’intero Appennino, il Corno Piccolo è una delle pochissime cime riservate sia ad alpinisti e sia a escursionisti esperti attrezzati. Per i primi, di ogni grado e difficoltà le decine di vie di arrampicata permettono di scalare le enormi pareti calcaree fino alla vetta. Per i secondi offre itinerari di medio-alta difficoltà, spesso più difficili rispetto alle vie del Corno Grande, da dove è possibile ammirare tutti i versanti della montagna. 

Per raggiungere la vetta vi è una Via Normale che fortunatamente permette anche ai meno esperti di raggiungere la cima senza bisogno di particolari attrezzature o preparazione atletica, oppure la magnifica Ferrata Danesi o la Via Ventricini che consente di aggirare il Corno Piccolo a nord-est. Partendo da Prati di Tivo 1450 m. è possibile raggiungere la Madonnina dell´Arapietra 2015 m. in cabinovia, se questa è chiusa si può raggiungere l’Arapietra seguendo il sentiero che si snoda lungo i piloni in poco più di un’ora. Dalla Madonnina si segue la mulattiera per entrare nel Vallone delle Cornacchie. Attraversato il Passo delle Scalette  2100 m., il sentiero sale tra grossi massi ed un arco naturale, poi un breve tratto più impegnativo con corda fissa. Si continua con tornanti fino al rifugio Franchetti, unico Il colpo d’occhio sulla parete est del Corno Piccolo. Si prosegue il sentiero che rapidamente permette di raggiungere la Sella dei Due Corni 2547 m. ai piedi delle vicinissime Fiamme di Pietra. 

Si scende nel ripido ghiaione verso il Vallone dei Ginepri costeggiando la parete rocciosa fino alla base del Campanile Livia, si scende ancora lasciandosi sulla destra l´accesso alla via ferrata Danesi, che porta in vetta con l’ausilio di corde fisse, scalette metalliche e qualche passaggio di I e II. Per la normale si scende sino a quota 2400 m. circa, dove una traccia segnata sulla destra risale un evidente canale obliquo. Si scavalca un costolone roccioso, si supera una ripida rampa passando sotto un masso incastrato con tratti di facile arrampicata su roccia, infine si esce in cresta sulla Prima Spalla, da qui la visibile vetta si raggiunge in breve scalando le facili roccette terminali. Dal Corno Piccolo si gode un panorama senza eguali, il Ghiacciaio del Calderone, le tre vette del Corno Grande, unitamente al Torrione Cambi, la Costa Adriatica, tutte le vette Occidentali del Gran Sasso che sembrano fare da cornice allo splendido Lago di Campotosto, i Monti della Laga e tanto altro sarà ciò che potrete ammirare se la giornata sarà ideale.