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Corno Grande

Il cosiddetto “tetto degli Appennini” regala emozioni uniche, panorami mozzafiato, è la cima più alta del massiccio del Gran Sasso, si narra che anticamente fosse un bacino marino con acque basse e ricche di barriere coralline, oggi è costituito in prevalenza da pareti calcaree ricche di fessure, camini e canali, un vero paradiso per gli alpinisti e gli escursionisti. La sua cresta ha una forma a ferro di cavallo che include quattro vette: la vetta Orientale (2.903 m.), la vetta Centrale (2.893 m.), il Torrione Cambi (2.875 m.) e la vetta Occidentale (2.913 m.) che rappresenta il punto più alto del gruppo. Il Corno Grande ed in genere il Gran Sasso sembra un paesaggio dolomitico immerso nel paesaggio verde abruzzese a testimoniare l’estrema biodiversità di questo luogo. Si presta a emozionanti escursioni invernali e sci d’alpinismo ma l’esperienza più bella ed appagante si ha in estate quando si possono affrontare numerosi sentieri che salgono fino alla cima del Gran Sasso. Ci sono sentieri alla portata di tutti, dagli alpinisti più esigenti agli escursionisti meno esperti. L’ascensione del Corno Grande può avvenire da nord partendo dalla funivia di Prati di Tivo, che conduce alla Madonnina, sia da sud da Campo Imperatore, partendo dallo spiazzale dell’osservatorio di Campo Imperatore. Partendo da Campo Imperatore il sentiero più facile per salire sul Corno Grande è la via Normale che in 3 ore di cammino conduce in vetta sulla parte occidentale, il sentiero è ben segnato e non ci sono passaggi di arrampicata difficili.

Partendo da Prati di Tivo Il sentiero Ricci che porta alla vetta Orientale non è estremamente complicato ma presenta diverse zone molto esposte e molto belle come il paretone che punta verso est, una muraglia rocciosa alta con un precipizio di 1.600 m., dal rifugio si piega a sinistra e si può osservare il canale che gira verso la parete est. Infine ricordiamo il sentiero della Direttissima che conduce alla vetta Occidentale, è il percorso più famoso tra gli escursionisti, per affrontarlo però bisogna avere un minimo di confidenza con la roccia, i passaggi sono al massimo di II grado ma sono molti i punti esposti ed in estate la via è molto trafficata e capita di dover restare arroccati sulla parete in attesa di poter proseguire l’arrampicata, la notorietà di questo sentiero deriva dalla bellezza dei suoi paesaggi, una combinazione di torrioni, canali e paretine; dal percorso si può ammirare la Valle dell’Inferno e sulle creste del Monte Brancastello, Monte Camicia e Prena. Al centro del ferro di cavallo del massiccio del Corno Grande su versante settentrionale ad una quota tra i 2630 ed i 2830 m. di altezza si trova il ghiacciaio del Calderone, il ghiacciaio più meridionale d’Europa. Dalla vetta del Corno Grande nei giorni sereni si può ammirare il panorama su tutto l’Abruzzo fino al mare Adriatico.